“Et ex hac parte – dice Tommaso d’Aquino – habet affinitatem cum fortitudine patientia.” La pazienza, in quanto parte della fortezza, è virtù attiva: sarebbe un grave errore confonderla con la pura e semplice rassegnazione. L’uomo paziente non si adatta al dolore, ma lo governa; soprattutto non lo accetta come una condizione definitiva.
Salvatore Natoli da “Dizionario dei vizi e delle virtù” ed. Feltrinelli pag. 104