“Se si considera che ciò che prima era invisibile – la parte che ognuno ha nella vita interiore, intima, di tutti – si chiede ora che venga esibito sul palcoscenico pubblico (sugli schermi televisivi, in primo luogo, ma anche sulla scena letteraria), si comprenderà che chi ha a cuore la propria invisibilità è condannato a essere rifiutato, emarginato o sospettato di aver commesso un crimine. All’ordine del giorno c’è la nudità fisica, sociale e psichica”.
